domenica, novembre 25, 2012

Gli Etruschi dal museo Salinas all'Albergo delle Povere di Palermo


In attesa della riapertura del Museo Salinas, il museo archeologico cittadino, chiuso da 2 anni per ristrutturazione, fino al 6 gennaio 2013, in via del tutto eccezionale allocata nelle sedi espositive del Real Albergo delle Povere, sarà fruibile gratuitamente “Gli Etruschi a Palermo”. Tale mostra espone alcuni dei più rappresentativi reperti della nutrita collezione Casuccini, la collezione etrusca normalmente custodita in alcune delle sale del piano terra del museo.


Tale collezione, acquistata dal museo nel 1865, include ben 10000 pezzi ed è, senza dubbio, una delle raccolte di materiali etruschi, tutti rinvenuti nei siti dell’antica Clusium, Chiusi, più nutrite ed importanti esistenti in Italia.
Moltissimi sono i materiali funerari in pietra fetida: canopi, basi di cippi, sarcofagi e urne di varie forme, statue cinerarie; numerosi i corredi funebri includenti vasi e ceramiche e buccheri in bronzo, di varia foggia e dimensioni, sia locali che greche d’importazione.


È l’occasione per “gustare” una collezione che, per molto tempo, è stata custodita in sale espositive polverose e “spente” e che, in queste settimane, ricollocata in un contesto espositivo molto adeguato e fruibile da una miriade e variegata rappresentanza di visitatori, riconquista la sua visibilità e una forte e piena valorizzazione.

Titolo: Gli Etruschi a Palermo

Dove: Real Albergo delle Povere
Corso Calatafimi 217

Fino al 6 gennaio 2013

Orari: da lunedì al sabato 9-13; 15-19

Ingresso gratuito

domenica, novembre 18, 2012

Genio e mosca al lavoro!


Buona domenica! Ieri, come d'abitudine, non sono andato in giro in cerca di mostre d'arte o similari da vedere e presentarvi...perché? Sia perché le abitudini sono come le zecche: all'inizio non ci fai caso ma, col trascorrer del tempo, ti dissanguano e ti debilitano. Sia perché ieri mi sentivo giù di corda e ho preferito dedicarmi ad altro.
Vi saluto anticipandovi che, perora mi ronza in testa (dopo la zecca, ora una mosca!) l'idea di un post dei miei, di quelli pindarico-riflessivi e che spero, nel giro di pochi giorni, di pubblicarlo.
Au revoir!

venerdì, novembre 09, 2012

Le città contemporanee di Ciccarini a Palazzo Sant'Elia


Sarà inaugurata oggi, 9 novembre 2012, alle ore 18,30, la mostra “Dalla veduta alla visione: il mito della città”  di opere pittoriche dell’artista abruzzese Carmine Ciccarini, a Palazzo Sant’Elia, a Palermo.
Tale esposizione comprende 42 oli su tela raffiguranti prevalentemente scorci di città statunitensi. Sono scorci, spesso malinconici perché quasi fintamente isolati, realizzati in un chiaroscuro sfumato e, molto spesso, evanescente, non mirano a riprodurre fotograficamente la realtà di quei luoghi ma a scandagliare l’animo umano per far affiorare le emozioni  e le sensazioni di spaesamento dell’uomo del terzo millennio,  che vive in una dimensione urbana contemporanea, sempre più in evoluzione,  sempre più caotica e spersonalizzata.
 Tali opere  richiamano non solo numerose reminiscenze artistiche, da Hopper a Sironi, che rispecchiano la solida e radicata formazione del pittore abruzzese, ma notevoli reminiscenze cinematografiche da Scott a Wenders.


Titolo: Dalla veduta alla visione: il mito della città

Dove: Palazzo Sant’Elia,
via Maqueda 81

Da: 9 novembre a: 9 dicembre 2012

Orari: dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30
domenica e festivi dalle 9.30 alle 13.

Ingresso gratuito

domenica, novembre 04, 2012

Tra le vie dei tesori: il Museo della Chimica

Come nelle precedenti edizioni e come vi anticipavo qualche post fa, “Le vie dei tesori”, edizione 2012, quest’anno aprono al pubblico collezioni e siti, per il resto dell’anno poco accessibili. Visitabile, infatti, normalmente solo su prenotazione da parte di pochi “elitari” e specialisti, è attualmente fruibile con visite guidate gratuite, all’interno del Dipartimento di Chimica Inorganica ed Analitica dell’Università di Palermo, il Museo della Chimica, intitolato alla memoria del palermitano Stanislao Cannizzaro, del quale, due anni fa, si è celebrato il centenario della scomparsa.



Stanislao Cannizzaro si può considerare uno dei pionieri dei moderni laboratori di chimica perché, dopo le sue esperienze fuori dall’Isola, da Parigi a Pisa fino a Roma, dal 1862 al 1871, tornato a Palermo, contribuì alla nascita del Laboratorio di Chimica, annesso al Dipartimento di Chimica Inorganica ed Analitica dell’Università di Palermo, un luogo eccezionalmente aperto non solo ai docenti e ai suoi assistenti ma anche, e soprattutto, agli allievi che volessero sperimentare direttamente e con le proprie mani quello che, a livello teorico, studiavano sui libri.


Oltre al laboratorio e altre sue realizzazioni, fondò, in particolare, una Scuola di Chimica che assunse, ben presto, visibilità a livello internazionale e nel quale iniziarono a formarsi studenti provenienti da più parti del mondo, come l’austriaco Adolf Lieben, il francese Alfred Naquet e quello che divenne uno dei suoi più stretti collaboratori aborigeni, Emanuele Paternò.

Il museo custodisce, nelle prime due sale, la strumentazione di un qualunque laboratorio di chimica di fine ‘800, includente numerose bilance,ancora custodite nelle loro originarie teche, kit di pesi di vari materiali, calorimetri, spettrometri e ph-metri, molti dei quali usati dallo stesso Cannizzaro e dai suoi collaboratori tra la seconda metà dell’800 e i primi anni del ‘900. La terza sala, invece, comprende strumentazioni più recenti, molte risalenti agli anni ’70-’80, scarsamente fruibili perché prive di targhette esplicative.
Una chicca: una delle prime calcolatrici Olivetti
Cosa: Museo della Chimica

Dove: Dipartimento di Chimica "Stanislao Cannizzaro"
Edificio 17 - Viale delle Scienze