lunedì, dicembre 19, 2011

I presepi dal mondo: Oriente e Paesi Arabi

Ufficialmente, un po’ tutti i cristiani lo sanno, la tradizione del presepe è nata da un’idea di San Francesco d’Assisi, il quale, nel 1223, a Grecio, un piccolo paese in provincia di Rieti, manifestò, poco dopo attuato, il desiderio di celebrare il Natale inscenando la nascita di Gesù, deposto in una mangiatoia di una grotta (o forse una stalla?) di Betlemme e visitato, a gran festa, da tutti i pastori che, nottetempo, nel circondario, stavano vegliando il loro gregge.

Presepe arabo
Ecco quanto scriveva frate Tommaso da Celano, biografo del santo, a proposito dell’evento: “Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza di cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”.

Da allora (in Provenza anche prima!) ogni Natale, nelle chiese e nelle case cristiane, non manca un presepe, spesso ridotto all’essenza, vale a dire formato soltanto da Gesù bambino, Giuseppe e Maria, il bue e l’asinello o includente, nei casi ancor più sparuti, il solo nucleo familiare.

Presepe arabo

Questa settimana, in attesa del Natale, che anche gli atei festeggiano, sebbene con spirito diverso, perché imbricati nell’atmosfera che tale festa riesce ad originare, vorrei proporvi tutta una serie di foto scattate nel corso della visita del vostro amico Rino, insieme con il suo compare Philosophegg, alla mostra “I Presepi dal mondo”, una collezione (da poco aggiornata) di ben 252 presepi appartenente all’Ordine delle Figlie della Croce, ospitata dall’Istituto San Giuseppe, in corso Tukory 204, a Palermo.

Sono 252 presepi di varia foggia, fattura, dimensioni e nazionalità: si va dai piccolissimi, dentro il guscio di pistacchio, ai più grandi, come quelli africani, con tanto di capanna gigante e personaggi ad essa adattati; i materiali vanno dalla terracotta al legno, all’avorio fino ad arrivare alle foglie, ai semi, scorze d’arancia o foglie essiccate del mais; moltissimi provengono dalla Terrasanta ma molti altri dalla foresta Amazzonica e dal Messico.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Pare di fare il giro del mondo e delle tradizioni culturali(figlie del sincretismo religioso) non in 80 giorni ma in mezz’ora circa. La visita è accompagnata da guide improvvisate abbastanza preparate ma, soprattutto, appassionate.

Presepe proveniente dal Medio Oriente

In ultimo, vorrei scrivere due parole sul biglietto d’ingresso: si paga 2 euro simbolicamente poiché questo contributo vorrebbe poter finanziare una prossima missione che le suore vorrebbero costituire nel povero villaggio di Lutondo, nell’ex-Congo belga.

Tutti i presepi, dei quali ho inserito le foto, provengono tutti da paesi arabi e dal Medio Oriente. Nei prossimi giorni inserirò foto di presepi europei, africani, infine del Nord e del Sud America.

Presepe proveniente da Betlemme

Titolo: I Presepi dal Mondo

Fino al 15 gennaio 2012

Dove: Istituto San Giuseppe, corso Tukory 204

Orari: tutti i giorni 10-12; 16,30-19,30

Biglietto 2 euro

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