giovedì, giugno 13, 2013

Pane e birra, ovvero Buona fortuna a tutti!

È quasi ufficialmente estate, le giornate hanno cominciato a scaldarsi ed ho ripreso l’abitudine di gustare in compagnia una bella birra ghiacciata… inebriante e dissetante!
Pensando sia alle bionde, sia liquide che in carne e ossa, che al fatto che non vi ho abbandonato – sto scrivendo, infatti, il mio primo libro e l’impresa mi sta impegnando parecchio, sapete? Mi giustificate, quindi? – e al fatto che nei prossimi giorni tornerò ad essere molto più presente – ve lo prometto! - ho deciso di dedicare un post alla salute di voi tutti!


Osservando un antico rilievo ritrovato in Medio Oriente e risalente al 4000 a.C. circa, due uomini sono seduti attorno ad un grosso contenitore e vi intingono una lunga cannuccia assaporando proprio della birra!
Perché la cannuccia? Perché nel barattolone c’era acqua mischiata a cereali e la cannuccia consentiva di succhiare solo la bevanda lasciando nel fondo la pappetta di cereali.
Consumare la birra, bevanda di civiltà per eccellenza, perché scoperta, non inventata, quando l’uomo si trasformò da nomade e cacciatore in sedentario raccoglitore e coltivatore, era spesso al centro di riti sacri sempre collettivi!
Nell’Antico Egitto era una bevanda molto comune e un mito narra che sia stato Osiride, dio dell’agricoltura e dell’aldilà, a scoprirla. Un giorno, infatti, si era preparato una mistura di acqua e cereali germinati, ma se ne era dimenticato e l’aveva lasciata al sole. Di ritorno, più tardi, si era accorto che la pappa era fermentata e aveva deciso ugualmente di berla rimanendo così soddisfatto da trasmettere questa scoperta all’uomo. Quel che avvenne ad Osiride ma, più probabilmente, ad uno dei primi coltivatori mesopotamici fu che, lasciando macerare un miscuglio di cereali nell’acqua per qualche giorno, essi abbiano prodotto gli enzimi dell’amilasi che hanno così trasformato il loro amido in malto…per l’epoca, quindi, un evento miracoloso associabile sicuramente ad un qualche intervento divino.
Tornando agli Egizi, la birra divenne una vera e propria bevanda nazionale ed era così comune che era usata, insieme con il pane, al posto della moneta per pagare i salari degli operai.
E era, quindi, insolito, sentire urlare per strada l’espressione ‘Pane e birra’, tanto che proprio il geroglifico costituito birra e pane insieme equivaleva a cibo,
‘Pane e birra’ era la tipica espressione usata al posto di un sanissimo ‘In bocca al lupo’ o di un demodè ‘Buona fortuna’ per augurare benessere e prosperità.

Pane e birra a tutti! 

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