Pochi giorni fa, in una data, che non sono riuscito a
precisare, grosso modo compresa tra il 20 e il 24 maggio del 2012 (almeno l’anno
è sicuro! Certo, quel che più importa è il giorno preciso in cui nasciamo, non
il giorno preciso in cui moriamo, di cui, in fondo, non dobbiamo preoccuparci perché,
solo invano, potremmo protestare…), è morto Eugene Polley…chi è vi chiederete? Io
ho scoperto della sua esistenza troppo
tardi, ovvero stamani, quando ho letto della sua dipartita alla veneranda età
di 96 anni.
Insomma, chi era? È stato l’inventore del telecomando nell’ormai
lontano 1955.
Eugene Polley, all’epoca dell’invenzione, era un ingegnere
della Zenith Radio Corporation, ditta che fabbricava sia radio che televisori e
che, dal 1950, aveva iniziato a produrre apparecchi televisivi da cui penzolavano mediante un cavo dei
telecomandi. Nel 1955, Polley, dopo forse avere tranciato il cavo del
telecomando a seguito di una furiosa lite con la moglie che preferiva i film d’amore
alle partite di baseball, ideò il Flashmatic, un comando a distanza, privo di
filo, che, mediante un raggio di luce inviato ad una cellula fotoelettrica
presente sul televisore, consentiva di accendere, spegnere e cambiare i canali.
Che forma aveva? Sembrava una pistola, il cui grilletto, se
schiacciato, non sparava proiettili ma fasci di luce…simpatico, eh? Simpatico
si, ma poco preciso perché se, ad esempio, un raggio di sole, mentre si
cambiava canale, lambiva il televisore, il telecomando di Polley smetteva di
funzionare!...e poi magari succedeva come alla famiglia di “Poltergeist”, nel
quale la TV si ribellava ai padroni e iniziava ad inghiottire membri della
famiglia…
Ultima curiosità! Sapete quanto costava il primo
telecomando? Bhè, la fantastica cifra di…150 dollari!
E pensare che oggi o lo trovi al supermercato con pochi euro
o, con i progressi della tecnologia attuali, manco ti serve più!
Nel caso vogliate meglio documentarvi sull’inventore del telecomando
e su ciò che la sua proliferazione ha comportato, leggete quest’articolo
davvero ben scritto!
A presto!