martedì, gennaio 28, 2014

Sabato 1 febbraio: "La Giara" al Teatro Brancaccio


Non prendete impegni per sabato, 1 febbraio 2014, alle ore 21,30, perché, al Teatro Brancaccio, di via San Ciro 5, a Palermo, andrà in scena “La Giara”, famosissimo riadattamento teatrale in atto unico della (forse) più nota novella di Luigi Pirandello.
Sabato sera, per la regia di Carlo D’Aubert, Don Lollò, ricco e avido proprietario terriero, simile al verghiano Mazzarò de “La roba”, chiamerà il consalimmaru Zi’ Dima Licasi, a riparare la sua bella e grande giara, appena acquistata ma già lesionata…chissà, forse, dall’invidioso di turno!
Nel tentativo di ripararla applicando sulla lesione il suo mastice miracoloso, Zi’ Dima ci entrerà dentro e…ne vedrete delle belle, tra il litigioso ed orgoglioso Don Lollò e il cocciuto Zi’Dima!
Il biglietto costa solo 5 euro.


Buon divertimento!

domenica, gennaio 26, 2014

Vista per Voi: Omaggio a Gil Elvgren!

Dopo il post dedicato alla rocambolesca inaugurazione della mostra “Omaggio a Gil Elvren”, visitabile fino al 7 febbraio 2014, presso la Galleria Studio 71, di via Vincenzo Fuxa, a Palermo, eccovi finalmente una recensione ragionata sulle opere e gli artisti in mostra!
A celebrare il centenario della nascita del noto illustratore made in USA, Gil Elvgren, notissimo per le sue signorine smaliziate e in pose sexy, dallo sguardo ammiccante e, allo stesso tempo, sbarazzino, sono 5 artisti, tutti residenti a Palermo,che mescolando varie tecniche e stili, hanno ricreato e rimodellato la signorina americana, emblema dell’American Way of Life, tra gli anni ’30 e gli anni ’50.

Uno scorcio su due tele di A. Caruso
Emergono, ad esempio, le tele di Aurelio Caruso - classe ’47 e che ha all’attivo più di 50 esposizioni personali – nelle quali Gil Elvgren, assai divertito, con al fianco una delle sue numerose pin-up, lancio uno sguardo provocatoria al visitatore quasi a voler dire “Io ho questa fortuna di vederla e toccarla, tu no!”; dominano quasi la scena le pietre dipinte in modo alquanto accurato, con l’aggiunta di applicazioni di tessuto, di Anna Kennel, l’artista più sperimentatrice del gruppo, che  ha finora esposto molto all’estero.

Le "pietre" di Anna Kennel
A parte, poi, i tratti sfumati di donne quasi angeliche di Liana Barbato, ad affascinare il visitatore sono, poi, le tele di Tiziana Viola Massa, sulle quali il colore è spalmato abbondantemente a formare un bassorilievo. 

Le tele di Tiziana Viola Massa e una terracotta di Rosaria Randazzo
Infine, disseminate nelle 3 sale espositive della Galleria 71, sono le terrecotte parzialmente colorate di Rosaria Randazzo, la versione 3-d delle illustrazioni di Elvgren. Dell’artista sono, inoltre, esposte le bottiglie di vino di Alcantara, delle quali, nel 2008, ha disegnato le etichette.

Titolo: Omaggio a Gil Elvgren

Dove: Galleria Studio 71
Via Vincenzo Fuxa, 9
Palermo

Fino al 7 febbraio 2014

Orari: tutti i giorni 16,30-19,30


Ingresso gratuito

martedì, gennaio 21, 2014

Le scintillanti Lucciole di Viviana Spanò al Teatro Agricantus

Sarà inaugurata, sabato 25 gennaio 2014, alle ore 18, al Teatro Agricantus di Palermo, “Les Femmes-Lucciole”, personale della giovane pittrice palermitana Viviana Spanò.

Come ella ha scritto, sulla sua pagina facebook, per spiegare il titolo, che è anche il tema conduttore della sua mostra,

"Le ho chiamate Lucciole, perché, come scintille in un buio statico ma certamente ricco, accendano in ognuno la voglia di domandarsi qual è quel momento, quella sensazione, quel colore, quel ricordo che le lega al vostro animo.
Le ho chiamate Lucciole perché in fondo non sono altro che donne sole, sconosciute in cerca di qualcosa, impaurite ed insicure ma all'apparenza sfacciate, dai colori forti e dalle pose decise, dalle idee chiare ma dai desideri incerti".

La sua esposizione include, infatti, una serie di opere pittoriche, realizzate nel 2009, raffiguranti donne nude o seminude, in pose ammalianti e provocatorie, ma con gli occhi sempre rigorosamente chiusi o coperti: non sono, forse, gli occhi lo specchio dell’anima, come da stereotipo comune?
La distorsione dei gesti e delle movenze così esplicite dei loro corpi, esposti come un’opera d’arte, appunto, al contatto con l’altro, è tradita dai loro occhi sempre celati e, forse ciechi e chiusi, come una barriera su un mondo verso il quale queste donne provano disagio e dal quale, nella volontà, rifuggono, rifugiandosi nella propria interiorità.

Palese è il richiamo al suo maestro ispiratore, Egon Schiele, il pittore noto come il “Pornografo di Vienna”,  per i corpi nudi in pose quasi mistiche e mistificatorie, e, nei colori caldi e avvolgenti, al suo maestro, il celeberrimo Gustav Klimt.
La mostra sarà visitabile con ingresso gratuito fino al 16 marzo 2014.



Titolo: Les femmes. Lucciole. 

Dove: Teatro Agricantus
Via Nicolò Garzilli 89, Palermo

Da: 25 gennaio a: 16 marzo 2014

Orari: mar.-dom. 16-19,30


Ingresso gratuito

domenica, gennaio 19, 2014

Anticipo soffocato all'Omaggio a Gil Elvgren...

Buongiorno e buona domenica a tutti…di pioggia e, soprattutto, caldo!
Come di consueto, oggi avrei voluto scrivervi un post su una nuova esposizione ma…ora vi racconto!
È stata inaugurata ieri, 18 gennaio 2014, presso la Galleria Studio 71, di via Vincenzo Fuxa, a Palermo, “Omaggio a Gil Elvgren”, famoso pin-up artist e illustratore statunitense, classe 1914.
Per celebrare il centenario della sua nascita, 5 artisti, ossia Liana Barbato, Aurelio Caruso, Anna Kennel, Rosaria Randazzo e Tiziana Viola Massa hanno realizzato delle originali opere, ispirandosi alle sue donnine sexy e discinte, ma anche buffe e tanto ironiche, considerate, tra gli anni ’30 e gli anni ’60, l’emblema dell’American way of life.

Purtroppo, a parte una sua pin-up (trovata nel web), che ho qui usato per abbellire il post e far aguzzare lo sguardo dei miei lettori di sesso maschile, non ho potuto pubblicare foto della mostra! Perché? Perché la Galleria Studio 71 era affollatissima di parenti e amici – ma spero anche altra tipologia di ospiti! – da rendere l’aria irrespirabile e lo spazio di movimento davvero ristretto…ovviamente, alle 18,20 gran parte degli ospiti era tutto concentrato nell’angolo rinfresco e beveva e mangiava di gusto....quando il beveraggio è gratis, il palermitano lo fiuta anche da chilometri di distanza!
In attesa di visitare l’esposizione con calma e pace – ho scorto, ad esempio, delle pietre riccamente dipinte a raffigurare i volti delle pin-up richiamanti le più celebri di Elvgren – vi anticipo che essa sarà visitabile tutti i giorni, dalle 16,30 alle 19,30, fino al 7 febbraio 2014….a digiuno!


A presto.

giovedì, gennaio 16, 2014

Prorogate fino a marzo le visite al castello Utveggio

Notizia flash per voi! Dato il grande successo di visite al Castello Utveggio, nei weekend fino al 6 gennaio scorso, il Cerisdi ha deciso di prorogare l’evento fino a tutto marzo! Sarà, quindi, possibile a chi non ha potuto approfittare della sua apertura straordinaria prenotarsi e visitarlo secondo le modalità, da me, segnalate qualche post fa.

In più 2 intriganti novità:
1) L’ingresso per ogni componente di gruppi (di minimo 10 persone) sarà 5,50 euro, anziché 7,50 euro;
2) Dal 23 marzo sarà visitabile il parco circostante, ampio 7 ettari, con un costo aggiuntivo.

Ulteriori info sul sito del Cerisdi ma anche, e se vorrete, leggendo il primo post che ho dedicato all’evento, e visionando le foto scattate, quando IO l’ho visitato.


Andate a godervi il panorama, su!

mercoledì, gennaio 15, 2014

Promemoria mostruoso...

Ecco un piccolo promemoria di esposizioni, e non solo, che stanno per concludersi:
     - Si chiuderà il 18 gennaio prossimo, “Incisioni e litografie di Giorgio De Chirico”, alla Galleria Lupo ‘Art, di via Libertà;
    - 2 giorni dopo, prorogata, in verità, fino al 20 gennaio, chiude “Anna Maria Tosini,Giardini e sculture di carta”, all’Orto Botanico;


    - Il 27 gennaio, invece, chiude “La città salvata. Omaggio a Simone Weil”, all’Archivio Storico Comunale;
       - Chiude, infine, il 31 gennaio, “Tribute, Creare è dare forma al proprio destino”, a Palazzo Ziino.

Vi ricordo, inoltre, che da domenica 26 gennaio a domenica 23 marzo, si svolgeranno gli ultimi seguenti 5 concerti della rassegna “8 Sundays…tutta un’altra musica”,a Palazzo de Gregorio:

26 gennaio: dal Mali, il griot Baba Sissoko (kora, percussioni, voce)
9 febbraio: il giovane chitarrista italiano Stefano Scarfone;
23 febbraio: Paolo Angeli, sardo d’origine ma spagnolo d’adozione, con il suo ibrido tra chitarra baritono-violoncello-batteria, dotato di martelletti, pedaliere, eliche;
9 marzo: l’irlandese Caoimhin O’ Raghallaigh (violini ed elettronica);
23 marzo: il franco-argentino Javier Girotto (sassofoni, flauti andini, elettronica).

Per tutti i 5 eventi – come vi siete già accorti – ho creato il link ai post di Panormitania, a ciascuno dedicati.

A presto, cari naviganti!

domenica, gennaio 12, 2014

De Chirico da Lupo 'Art, con altri amici...

Come di consueto, ieri pomeriggio ho visitato una mostra da presentare oggi a voi, miei cari affezionati followers! E che mostra…anzi mostra con amiche!
Cominciamo dal pezzo forte…


Sarà visitabile fino al 18 gennaio 2014, nelle eleganti sale della Galleria Lupo ‘Art, di via Libertà, a Palermo, “Incisioni e litografie di Giorgio De Chirico”, esposizione comprendente ben 20, tra litografie e incisioni di medio e grande formato, per l’appunto – uso un buon chiasmo per glissare la doppia ripetizione! -, realizzate tra il 1968 e il 1973, dal notissimo poeta metafisico italiano.


Difficile è non riconoscere, nelle due sfarzose sale riservate alle sue opere, stanze dai tetti riccamente affrescati e dagli arredi essenziali ma eleganti ed accoglienti, i canoni inconfondibili e gli stili classicheggiante della sua pittura metafisica: ricorrenti, un po’ in tutte, sono le architetture e le piazze cittadine assolate e dagli elementi essenziali, immerse in un’atmosfera senza tempo, quasi “favoleggiante” e misteriosa, luoghi popolati dai suoi soggetti più celebri, come le famosissime maschere metafisiche, gli archeologi o i cavalli.

Rimirarle una ad una, avvolge il visitatore proiettandolo, specialmente se lasciato nel suo silenzio contemplatore – come è successo a me, mentre l’esperta gallerista mostrava altre opere ad un interessato compratore -, direttamente nei mondi irreali ed onirici di Giorgio De Chirico, il quale, nel 1927, nel suo Statues, meubles et généraux, a proposito della visita ai musei, scrisse, quasi presagendo cosa avrebbe generato la sua arte,

Se durante la visita a un museo di scultura antica entriamo in una sala deserta, ci capita spesso che le statue ci appaiono sotto un aspetto nuovo. La statua eretta su di un palazzo o un tempio, ovvero al centro di un giardino o di una pubblica piazza, ci si presenta sotto diversi aspetti metafisici. 
Nel caso del palazzo, dove si staglia contro il cielo meridionale, essa ha qualcosa di omerico, un piacere severo e distaccato, con una punta di malinconia. Sulla piazza ha sempre un aspetto eccezionale, soprattutto se poggia su un piedestallo basso, in modo che sembri confondersi con la folla dei passanti, coinvolta nel ritmo della vita cittadina di tutti i giorni. Nel museo assume un aspetto ancora differente: ci colpisce per quel che ha di irreale.
È proprio il misto di sensazioni ed emozioni evocate a chi rimira, in contemplazione muta, sia le sue celeberrime pitture che, come in questo caso, le sue incisioni e litografie.
Qualora non possiate recarvi alla mostra, consiglio di visitare la sezione di Lupo ‘Art riservata alla mostra di De Chirico, dalla quale è possibile osservare, virtualmente, ognuna delle sue 20 incisioni e litografie.
G. Tavani
Ma devo dedicare qualche frase anche alle…amiche della mostra sulle incisioni e litografie di De Chirico, poiché sono visitabili anche le altre sale della galleria e, attualmente, visibili le opere di tre artisti contemporanei davvero originali, dei quali vi offro solo un assaggio, dato che è quasi ora di pranzo!
M. Wandavi
Mi riferisco a Gianpaolo Tavani, sia pittore che scultore, che si distingue per le sue scene di musicisti jazz, dipinte con la tecnica dell’olio su iuta, cui aggiungo i quadri di Mohamed Wandavi, con le sue tele che ritraggono figure essenziali ma che riproducono, chiaramente individui e animali i cui abiti e i cui accessori, nella forte stilizzazione, richiamano le tradizioni del Kurdistan, sua terra natale.

I. Schifano
Infine, l’emergente, giovane siciliano Ignazio Schifano, che ha decorato il cassettone in figura.
Per riepilogare,
Titolo: Incisioni e litografie di Giorgio De Chirico
Dove: Lupo ‘Art
Via Libertà 74/C
Fino al 18 gennaio 2014

Orari: martedì - sabato 10 -13; 17.00 - 20.00
Ingresso gratuito

venerdì, gennaio 10, 2014

Omaggio a Simone Weil all'Archivo Storico Comunale

Albert Camus ha lasciato il segno, sapete? Dopo avere ispirato l’estro creativo di EPVS, l’artista di Tribute, mostra attualmente in corso a Palazzo Ziino, della quale ho scritto nel mio post precedente, ho appena scoperto – mica so tutto! So di non sapere disse qualcuno… - che è stato Albert Camus, da amico-innamorato postumo, a divulgare l’opera di Simone Weil, la pensatrice francese, morta prematuramente a causa della tubercolosi, cui è dedicata la mostra di cui sto per scrivervi.
Prima riporto la sua poesia, Lampo, che pare evocare i temi su cui è incentrata l’esposizione:


Che il cielo puro mi mandi sul viso
– Questo cielo spazzato da lunghe nubi –
Un vento così forte, profumato di gioia,
Che tutto nasca, mondato dai sogni:

Per me nasceranno le umane città
Che un soffio puro ha pulito da brume,
I tetti, i passi, i gridi, i cento lumi,
Rumori umani, quanto consuma il tempo.

Nasceranno i mari, l’ondeggiante barca,
Il colpo di remo e i fuochi della notte;
Nasceranno i campi, il giavellotto lanciato;
Nasceranno le sere, stella che a stella segue.

Nasceranno il lampo e le ginocchia chine,
L’ombra, l’urto alle svolte della miniera;
Nasceranno le mani, i duri metalli rotti,
Il ferro morso nell’urlo della macchina.

Il mondo è nato; fallo durare, vento, nel tuo soffio!
Ma esso muore coperto di fumo.
M’era nato in uno squarcio
Di pallido cielo verde tra le nubi.

Sarà inaugurata sabato 11 gennaio 2014, alle ore 17, all’Archivio Storico Comunale di via Maqueda 157, a Palermo, “La città salvata. Omaggio a Simone Weil”.


Essa riunisce le opere pittoriche di 26 artiste italiane contemporanee che, nel 2009 - anno in cui è stato celebrato il centenario della nascita della filosofa, scrittrice e mistica francese - sono state create ed esposte all’interno della Biennale di Venezia.
Queste artiste, tra le quali Gabriella Benedini e Renata Boero, che saranno presenti domani all’inaugurazione, tutte già invitate a diverse precedenti Biennali, hanno creato i loro quadri, ispirandosi a “Venezia Salva”, tragedia incompiuta della Weil, incentrata sul tentato sacco di Venezia del 1618 – della quale, nel 2013, la regista Serena Nono ha realizzato un riadattamento cinematografico di prossima uscita e che sarà proiettato, il 18 gennaio, ai Cantieri Culturali della Zisa - e alle sue riflessioni attorno ai temi della città, della bellezza, della malattia dello sradicamento e del sogno brutale di potere proprio perché, come è stata definita da alcuni critici, essa è la tragedia della vita umana, ma anche un grande oratorio tragico sulla perdita della realtà.  Secondo la pensatrice, infatti, anche se riporto le parole di Roberto Carifi, radicarsi nel bene, operare alla luce dei suoi  fondamenti assoluti e agire, secondo la prospettiva della giustizia, sono gli imperativi fondamentali di un pensiero etico capace di contrastare il nichilismo della sua come della nostra epoca, di pensare una nuova soggettività e una nuova comunità nel segno del  bene e della bellezza.
La mostra è organizzata dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e dalla Biblioteca delle donne UDIPALERMO, unica biblioteca delle donne in Sicilia, nata, nel 1987, come luogo di valorizzazione e conservazione dei percorsi culturali e politici delle donne e sarà visitabile, con ingresso gratuito, fino al 27 Gennaio 2014 nei giorni e secondo gli orari seguenti: da lunedì a venerdì, 9-13,30; mercoledì 15 e lunedì 20, 9-18; le domeniche 12 e 19, 9-19, mentre domenica 26 gennaio 17-19.
Previsti nel periodo di apertura della mostra, saranno i seguenti 3 eventi, tutti correlati ai temi della mostra:
-       sabato 18 GENNAIO alle ore 17, ai Cantieri Culturali alla Zisa, nella sala De Seta, LA BELLEZZA E LA SVENTURA, proiezione del film “Venezia salva” di Serena Nono;
-   lunedì 20 GENNAIO alle ore 17, all’Archivio Storico Comunale, presentazione della nuova raccolta di La rivelazione greca (Adelphi, 2014) di Simone Weil;
sabato 25 GENNAIO alle ore 17, la sala Perriera dei Cantieri Culturali alla Zisa ospiterà la tavola rotonda LA CITTÀ SALVATA, nella quale interverranno Daniela Dioguardi, Goffredo Fofi e Massimiliano Mori, Chiara Zamboni.

domenica, gennaio 05, 2014

Tribute a Palazzo Ziino

Buongiorno, gli stranieri son tornati con una mostra – non solo di nome - che mi ha lasciato parecchio scettica…ma questo passa il convento e in tempo di crisi non si butta proprio niente!


Sarà visitabile fino al 31 gennaio 2014, presso le sale espositive del secondo piano di Palazzo Ziino, a Palermo, “ Tribute. Creare è dare forma al proprio destino” di EPVS, “acronimo” di Elena P. V. Sanseverino, eclettica e sperimentatrice artista romana d’adozione, dal passato di stilista di moda, costumista e scenografa.
La mostra è un’accurata selezione delle più recenti installazioni e sculture dell’artista, i cui materiali prevalenti sono il ferro, il plexiglas e la gomma dei palloncini, tutti in sinergia per evocare il tema – filo conduttore dell’esposizione, ossia “creare è dare forma al proprio destino” perché “dare un nome sbagliato alle cose contribuisce all’infelicità dell’uomo”.


Tutto il percorso, quindi, vuole essere una profonda riflessione sull’alienazione dell’esistenza dell’uomo contemporaneo, della sua assurdità, come sosteneva Albert Camus, ispiratore della Sanseverino, la cui unica via di salvezza, o, forse, via di fuga, può essere la solidarietà umana e la riappropriazione dei valori della vita.
Singolari sono, quindi, i cubi metallici a ingresso del percorso, che riproducono delle figure umane frammentate e da ricomporre perché, come scrive l’artista nell’opuscolo della mostra “Dopo una certa età, ognuno è responsabile della sua faccia” oppure i 6000 palloncini rosa, forse bucati dalle ferite della vita, o forse sgonfiati da un’energia evaporata dal destino alienante, sul pavimento dell’installazione “What’s left after bubbling 4 you”.




Titolo: Tribute. Creare è dare forma al proprio destino

Dove: Palazzo Ziino
Via Dante 53, Palermo

Fino al 31 gennaio 2014

Orari: da lun. a sab. 9,30-18,30


Ingresso gratuito