lunedì, novembre 25, 2013

Abbiate pazienza...

Salve a tutti! De sole parole: PERIODO INCASINATO! Spero di liberarmi presto per tornare a scrivere con maggiore frequenza…anche se non smetto di condividere eventi interessanti sulla pagina face book, nel caso a qualcuno di voi interessi.
Vi auguro una buona settimana con un lungo pensiero di Paulo Coelho, che, qualche anno fa, ha accompagnato alcune fasi della mia vita: quando ti aspetti quello che poi arriva, vi è capitato?
Spero siate pazienti nell’attesa e che, mentre attenderete speranzosi (illusa io!) il mio ritorno, spero di non mancarvi (straillusa io!) e che mi penserete con un sorriso e con un pizzico di gioia…



Le cose che ho imparato nella vita

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
-Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
-Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
-Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
-Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
-Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te.
-Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
-Che la pazienza richiede molta pratica.
-Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
-Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai,è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
-Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
-Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:sarebbe una tragedia se lo credesse.
-Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
-Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
-Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
-Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
-La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
-È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
-Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
-Non cercare le apparenze, possono ingannare.
-Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.

-Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
-Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
-Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
-Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
-Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
-Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
-Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
-L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
-Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
-Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

martedì, novembre 19, 2013

Le sculture di carta di Anna Maria Tosini all'Orto Botanico

Sarà visitabile fino al 6 gennaio 2013, all’Orto Botanico di Palermo, “Anna Maria Tosini. Giardini e sculture di carta”, straordinaria e intensa testimonianza di arte outsider creata quasi esclusivamente con la carta.
Ad accogliere il visitatore sono le dolci e malinconiche note del Claire de Lune di Claude Debussy, mentre scorrono le immagini di Anna Maria Tosini in carne e ossa, l’artista dai meravigliosi occhi blu, ma anche la creatrice di ‘giardini d’emozioni’, costretta, per un rovescio di fortuna, a vivere da 'esiliata dalla società' in una struttura assistenziale, fino al suo recente decesso.
L’esposizione è ospitata nella grande sala del padiglione Tineo, ‘incupita’ e riscaldata dalle teche e dal parquet di legno scuro, riunisce le opere superstiti (le precedenti sono state distrutte dall’istituto in cui viveva), realizzate dall’artista negli ultimi due anni della sua esistenza: sono sculture prevalentemente (ma anche di stoffa) di carta, cartone – persino i vassoi da pasticceria e le vaschette di polistirolo! -, dipinti con colori vivaci e ispirati mentre ascoltava della musica. Tanti i temi: teatrini, maschere, ballerine, immagini sacre riprodotti nelle pose e sui supporti più vari: davvero originali sono i ventagli e i cappelli e persino un presepe, qui raffigurato.


Invitandovi a visitare questa mostra così particolare, che mi ha quasi proiettata fuori dal tempo e fuori dallo spazio, vi riporto alcune parole di Anna Maria Tosini, espressione della sua sempiterna creatività e d’entusiasmo per la vita:

“Sono la rosa di Gerico
la pianta che nel deserto
resiste alla siccità per mesi e mesi
secca apparentemente, rotola come impazzita alla ricerca dell’acqua…
quando la trova riprende la vita”


Titolo: Anna Maria Tosini. Giardini e sculture di carta
Dove: Orto Botanico
Via Lincoln 2, Palermo
Fino al 6 gennaio 2013
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 17
Ingresso gratuito (solo per la mostra)

lunedì, novembre 11, 2013

Scuffi con la sua "questione d'impegno" arriva a Palermo

Ebbene, sì! Lo ammetto! In questi giorni ho battuto la fiacca, curando poco il blog…ma siete venuti a trovare la mia pagina facebook? Per quelle lande sono solita condividere, quasi quotidianamente, eventi e notizie – scritti da altri, è vero – che immagino potrebbero interessarvi.
Chiusa la premessa.


Sarà inaugurata, alle ore 18 del 14 novembre 2013, nelle sale di Palazzo Ziino, a Palermo, “Una questione di impegno”, esposizione pittorica dell’artista toscano Marcello Scuffi, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune aborigeno.
Saranno in mostra 40 tele di Scuffi, raffigurazioni poetiche di un’anima nostalgica e intrisa di ricordi, costituite da scorci o paesaggi privi di presenze umane, ma anche nature morte e treni fermi, fabbriche e circhi. Quella di Scuffi è un’arte improntata al rigore prospettico, un richiamo alla disciplina e all’essenziale, tesa a reinterpretare la tradizione pittorica quattrocentesca, quella di Giotto e di Piero della Francesca, in una scelta compositiva di ordine, misura ed armonia, ma che attinge ai linguaggi primitivismi più moderni di Carrà, Morandi, Rosai e Casorati e che tocca, quindi, temi più contemporanei, con il proposito di d’impressionare chi li osserva, facendoli “piombare” in una dimensione di bellezza, pace interiore e sicurezza.
I suoi quadri, come si legge nel suo sito, sono tutti una finestra magica dalla quale lo spettatore è invitato a spiare il suo mondo.
 La mostra, curata da Daniela Brignone e Giovanni Faccenda, pure curatori del catalogo edito da Giorgio Mondadori, sarà visitabile fino al 14 dicembre.

Titolo: Una questione di impegno
Dove: Palazzo Ziino,
via Dante 53, palermo
Da: 14 novembre a: 14 dicembre 2013
Orari: lun.-sab. 9,30-18,30

Ingresso libero

martedì, novembre 05, 2013

Dulbecco e i suoi sentieri invisibili alla Galleria Monteleone

Sarà inaugurata venerdì, 8 novembre 2013, alle ore 18,30, presso la Galleria Monteleone di Palermo, “Sentieri invisibili”, personale pittorica di Gian Paolo Dulbecco.


Le 40 opere in mostra dell’artista spezzino, che ben riflettono i suoi esordi da disegnatore e da incisore, nei suoi sentieri invisibili, perché proiettati in una dimensione atemporale e disincantata, al confine tra fantasia, magia e puro inconscio, conducono attraverso leggende, storie, suggestioni letterarie che metaforicamente rappresentano la dimensione dell’essere, il senso della nostra esistenza, le forze che regolano l’universo, l’energia sottile della mente, in una sorta di “manierismo dell’inconscio”, come è stato definito dalla critica.
Nell’atmosfera sognante e dai colori un po’ slavati, perché sottratti all’intimo e, malinconicamente, richiamanti le finezze cromatiche dell’arte rinascimentale, emergono i temi più cari e più evocati da Dulbecco: dai notturni ai Pulcinella, archetipi di un’umanità indefinita e indefinibile, fino alle città ideali, fatte col materiale dei sogni.

Titolo: Sentieri Invisibili

Da: 8 novembre a: 30 novembre 2013

Dove: Galleria Monteleone
Via Monteleone, 3

Orari: mar.-sab. 16-19

Ingresso libero


Info 0916119756

domenica, novembre 03, 2013

Tappa alla Gancia!

Buon inizio di domenica a tutti! Il sole già splende e voi che fate? Sonnecchiate in pigiama in giro per casa?
Comincio con un GRAZIE sentito perché, nei giorni scorsi, mi avete visitato parecchio e la vostra considerazione mi ha riempito di soddisfazione e – mi sbilancio – di gioia!

Ora torno a me e alle mie note dolenti. Oggi, 3 novembre 2013, ufficialmente si chiude “Le vie dei tesori” – in verità, per gli appassionati di aerei e motori, per domani, lunedì 4 novembre, alle ore 17, presso la Facoltà di Ingegneria di Palermo, sarà inaugurata l’esposizione di uno dei pochissimi esemplari, ancora esistenti, dell’aereo G59 (per ulteriori info clicca te qui) -  così ho deciso di visitare l’altra fetta dell’Archivio di Stato, la sua sede della Gancia, in via Alloro.
Tale altra sede, dopo la Catena, si trova nell’ex convento di Santa Maria degli Angeli detto della “Gancia”, termine derivato da Grangia, che significa semplicemente “podere appartenente ai monasteri”…che fantasia!


Come si può facilmente desumere, è un ex concento di frati francescani, come palesa l’affresco su uno dei lati superstiti del chiostro di stile gotico-catalaneggiante tipicamente siciliano, di fine Rinascimento: è una sorta di albero genealogico dei più noti frati francescani, a partire da S. Francesco, in cima ai rami per arrivare via via ai frati successivi e alle clarisse in basso (ahimè) a destra.

La sala studio e l'armadio del '700

A parte qualche notarella architettonica esterna, rintracciabile facilmente con una breve traversata su internet…che ci si aspetta di vedere dentro un Archivio di Stato? Praticamente nulla! La guida annoiata mostra lo scalone interno, due affreschi superstiti interni e in cima alle scale annuncia “Dietro questa porta c’è la bellissima sala delle capriate, piena zeppa – sto parafrasando -  di tomi di documenti ma, se volete vederla, andate sul sito dell’Archivio”…niente pargamene, niente sigilli…solo un rimirar da lontano vecchi incartamenti!

La copertina in pelle di un manoscritto

E infine? Una visita alla sala studio, che custodisce un grande armadio del ‘700 e un paio di antichi documenti, un assaggio che manco è un antipasto!


Buona giornata!