domenica, febbraio 09, 2014

Il potere della maschera alla Libreria del Mare

Maschera Dogon (Mali)
“Esiste a New York un luogo magico dove si sono dati convegno i sogni dell'infanzia; dove tronchi secolari cantano e parlano; dove oggetti indefiniti spiano il visitatore con la fissità ansiosa dei visi umani; dove animali di una grazia squisita congiungono le zampine come in preghiera, per ottenere il privilegio di costruire per l'eletto il palazzo del castoro, di fargli da guida al regno delle foche, o di insegnargli in un mistico bacio il linguaggio della ranocchia o del martin pescatore. Questo luogo, a cui metodi museografici antiquati, ma singolarmente efficaci, conferiscono il fascino ulteriore del chiaroscuro delle caverne e dell'accumulo rovinoso dei tesori perduti, lo si può visitare tutti i giorni dalle 10 alle 17, all'American Museum of Natural History: è l'ampia sala al piano terreno dedicata alle tribù indiane della costa pacifica settentrionale che scende dall'Alaska fino alla Columbia Britannica.
Non dubito che tra non molto le collezioni provenienti da questa regione lasceranno i musei etnografici per trovare posto, nei musei d'arte, fra l'Egitto e la Persia antichi ed il Medioevo europeo: infatti, si tratta d'un arte non inferiore alle più illustri, e, nel secolo e mezzo che della sua storia conosciamo, ha dimostrato una varietà superiore alla loro, ed ha messo in luce una capacità di rinnovamento che sembra inesauribile” (La via delle maschere, C. Lévi-Strauss).

Così scrive Claude Lévi-Strauss, nella celeberrima (almeno per gli addetti ai lavori) monografia “La via delle maschere”, un’accurata analisi stilistica e antropologica delle maschere rituali e cerimoniali degli Indiani dell'America nord-occidentale…viste dal vivo ma, come scrive all’American Museum of Natural History di New York.
Oggi, invece, vi annuncio con una certa emozione, che, fino al 22 febbraio 2014, anche alla Libreria del Mare, di via Cala, a Palermo, sarà possibile ammirarne da vicino (ma con uno sguardo da lontano) centinaia, provenienti da tutto il mondo, visitando la mostra “Il potere della maschera”, a cura di Marcella Croce e Laura Monasteri.


 Di legno, soprattutto, ma anche di paglia, con inserti di metallo o di perline o di conchiglia e di vario formato ma secondo un denominatore comune: maschere atte a celare un volto, o per travestirsi, svestendo la propria maschera quotidiana, maschera per avvicinare o allontanare e confondere gli spiriti durante multiformi e variegati riti di passaggio, atti a scandire il percorso di ogni vita, dalla vita alla morte, o dalla culla alla bara.
In due sole sale espositive, sarete proiettati, ad esempio, dentro atmosfere rituali tra le più disparate, attraversando molti paesi dell’Africa (come il Mali, di cui un’emblematica testimonianza è la maschera Dogon a grandezza d’uomo), o le sterminate le regioni amazzoniche del Sud America, proprio dove iniziò il lungo viaggio alla scoperta delle culture altre il mitico Lévi-Strauss.
Che aggiungere? Andate numerosi e fotografate tanto...


Titolo: Il potere della maschera

Dove: Libreria del Mare,
via Cala 50, Palermo

Fino al 22 febbraio 2014

Orari: tutti i giorni 9-13; 16-19,30


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