Maschera Dogon (Mali) |
“Esiste a New York un luogo magico dove si
sono dati convegno i sogni dell'infanzia; dove tronchi secolari cantano e
parlano; dove oggetti indefiniti spiano il visitatore con la fissità ansiosa
dei visi umani; dove animali di una grazia squisita congiungono le zampine come
in preghiera, per ottenere il privilegio di costruire per l'eletto il palazzo
del castoro, di fargli da guida al regno delle foche, o di insegnargli in un
mistico bacio il linguaggio della ranocchia o del martin pescatore. Questo
luogo, a cui metodi museografici antiquati, ma singolarmente efficaci,
conferiscono il fascino ulteriore del chiaroscuro delle caverne e dell'accumulo
rovinoso dei tesori perduti, lo si può visitare tutti i giorni dalle 10 alle
17, all'American Museum of Natural History: è l'ampia sala al piano terreno
dedicata alle tribù indiane della costa pacifica settentrionale che scende
dall'Alaska fino alla Columbia Britannica.
Non
dubito che tra non molto le collezioni provenienti da questa regione lasceranno
i musei etnografici per trovare posto, nei musei d'arte, fra l'Egitto e la
Persia antichi ed il Medioevo europeo: infatti, si tratta d'un arte non inferiore
alle più illustri, e, nel secolo e mezzo che della sua storia conosciamo, ha
dimostrato una varietà superiore alla loro, ed ha messo in luce una capacità di
rinnovamento che sembra inesauribile” (La via delle maschere, C. Lévi-Strauss).
Così scrive Claude Lévi-Strauss, nella
celeberrima (almeno per gli addetti ai lavori) monografia “La via delle
maschere”, un’accurata analisi stilistica e antropologica delle maschere
rituali e cerimoniali degli Indiani dell'America nord-occidentale…viste dal
vivo ma, come scrive all’American Museum of Natural History di New York.
Oggi,
invece, vi annuncio con una certa emozione, che, fino al 22 febbraio 2014,
anche alla Libreria del Mare, di via Cala, a Palermo, sarà possibile ammirarne
da vicino (ma con uno sguardo da lontano) centinaia, provenienti da tutto il
mondo, visitando la mostra “Il potere della maschera”, a cura di Marcella Croce
e Laura Monasteri.
Di legno, soprattutto, ma anche di paglia,
con inserti di metallo o di perline o di conchiglia e di vario formato ma
secondo un denominatore comune: maschere atte a celare un volto, o per
travestirsi, svestendo la propria maschera quotidiana, maschera per avvicinare
o allontanare e confondere gli spiriti durante multiformi e variegati riti di
passaggio, atti a scandire il percorso di ogni vita, dalla vita alla morte, o
dalla culla alla bara.
In due sole sale espositive, sarete
proiettati, ad esempio, dentro atmosfere rituali tra le più disparate, attraversando
molti paesi dell’Africa (come il Mali, di cui un’emblematica testimonianza è la
maschera Dogon a grandezza d’uomo), o le sterminate le regioni amazzoniche del
Sud America, proprio dove iniziò il lungo viaggio alla scoperta delle culture
altre il mitico Lévi-Strauss.
Che aggiungere? Andate numerosi e fotografate tanto...
Titolo: Il potere della maschera
Dove: Libreria del Mare,
via Cala 50, Palermo
Fino al 22 febbraio 2014
Orari: tutti i giorni 9-13; 16-19,30
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