mercoledì, aprile 23, 2014

Angelo Denaro espone a Monreale dal 26 aprile 2014

Sarà inaugurata sabato 26 aprile 2014 alle ore 11, presso l’ex Monastero dei Benedettini, nell’Anti-villa Comunale di Monreale, "Codice a barre. Percorsi e simboli", mostra antologica dell’artista palermitano Angelo Denaro.


L’artista esibisce 7 cicli pittorici rappresentanti ben 50 anni di intensa produzione pittorica: la mostra comincia col primo ciclo, Ossido e Nichel, realizzato nel 1965, Gabbiano Meccanico, Territorio, Le terre dal cielo, Graffiti, American landscape fino al più recente Visioni Cosmiche.
L’inaugurazione di questa esposizione segue la celebrazione della Giornata Mondiale della Terra e non a caso. Le opere di Denaro, infatti, sono spesso paesaggi di denuncia del degrado ecologico del pianeta ma, allo stesso tempo – emerge così l’indomabilità pittorica dell’artista – sono una celebrazione del mosaico di colori e forme, che la Natura crea e che anche l’uomo ha creato da quando abita il nostro pianeta.  
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, esclusi i festivi fino 16 maggio 2014.

Titolo: Codice  a barre. Percorsi e simboli
Dove: ex Monastero dei Benedettini
Piazza Guglielmo II, Monreale (Pa)
Da: 26 aprile  a: 14 maggio 2014
Orari: tutti i giorni 9-13; 15-18, festivi esclusi

Ingresso gratuito

lunedì, aprile 21, 2014

3 mostre all'Orto Botanico fino 27 aprile 2014

Salve a buona Pasquetta a tutti voi, temerari passanti! Sarò breve ma incisiva!
Nell’ambito della rassegna “Pasqua 2014, Cultura consapevole”, organizzata dall’Università degli Studi di Palermo, sorta di riproposizione di “Le vie dei tesori” di primavera, all’Orto Botanico saranno visitabili fino al 27 aprile 2014 ben 3 mostre…e scrivo proprio 3!
Andiamo in ordine di “abbondanza”!


La prima esposizione, realizzata in collaborazione con la Galleria La Piana di Palermo, è “Dialogo”, una piccola serie di scene pittoriche di Tommaso Chiappa, artista palermitano trapiantato al nord.
Chiappa riproduce soprattutto scorci naturali, che dialogano perfettamente con la flora dell’Orto ma anche figure umane, per lo più di spalle, alla ricerca di una comunicazione con la natura o, forse, di una riappropriazione con la stessa.


La seconda esposizione è “Storie di carta”, collettiva sia di disegni con tecnica mista su carta, sia di fotografie tutte intorno al tema della figura umana. Gli artisti a esporre sono Rossella Buscemi e Salvatore Di Martino, coi loro disegni di grafite su carta, e Giovanna Fraterrigo, con le sue spesso enigmatiche e malinconiche fotografie.
Ultima esposizione è l’opulenta “Cose d’altri tempi”, la megacollezione privata di Gesualdo Adelfio e Francesco D’Attardi, includente oggetti di vario tipo, frutto di un’appassionata  e passionale raccolta iniziata almeno 40 anni fa.


Cosa include? Oggetti di varie fogge e forma, molti risalenti alla fine dell’800 e ai primi del ‘900: dai giocattoli e salvadanai, alle preziose stilografiche o ai preziosi santini o ai cataloghi promozionali di negozi palermitani, molti dei quali non esistono più o, soprattutto i calendari profumati dei barbieri, cui Adelfio e D’Attardi hanno dedicato ben due volumi fotografici: Profumo d’altri tempi e Profumo d’altri tempi a Palermo.


Ho dedicato solo poche righe a quest’ultima mostra perché vi consiglio vivamente d’andare a vederla, per dialogare coi due collezionisti, che vi guideranno per tutto il percorso espositivo svelandovi aneddoti e curiosità.



Titoli: Cose d’altri tempi, Storie di Carta, Dialogo
Dove: Orto Botanico
Via Lincoln 2, Palermo
Fino al 27 aprile 2014
Orari: tutti i giorni 9-19
Ingresso gratuito  


N.B. Caricherò qualche altra foto su “Cose d’altri tempi” sulla pagina facebook di Panormitania.

lunedì, aprile 07, 2014

Viaggio in Islanda

Nell’ambito della rassegna “Isole del mondo”, domani 8 aprile 2014, alle ore 18, Giuseppe Anzaldi partendo idealmente dalla Libreria del Mare, di via Cala 50, a Palermo, ci accompagna alla scoperta de “Islanda, l'antica Thule là dove finiva il mondo”, una video proiezione di foto e brevi filmati che offrono una panoramica sulle bellezze, sia naturalistiche e paesaggistiche sia curiosità culturali dell’Islanda.

Il titolo dell’incontro paragona l’Islanda alla mitica ed estrema Thule, terra leggendaria di fuoco e di ghiaccio nella quale il sole non tramonta mai, menzionata per la prima volta, nel II secolo a.C., dall’esploratore greco Pitea, poi da Antonio Diogene e da Virgilio.

La proiezione, accompagnata dal commento e dalle curiosità di Giuseppe Anzaldi, sarà l'occasione per girovagare con la fantasia per questa terra, perché lontana geograficamente, misteriosa e affascinante, un'isola dove la terra, l'acqua, l'aria e il fuoco si manifestano insieme in tutta la loro forza e bellezza generando i geyser, manifestazioni del vulcanismo secondario che generano getti d’acqua che, ad esempio, nello Strokkur, arrivano all’altezza di 20 metri.

venerdì, aprile 04, 2014

Obiettivo Birmania al museo delle marionette di Palermo

Sarà inaugurata alle ore 19 di domani, 5 aprile 2014, al museo delle marionette “A. Pasqualino” di Palermo, “Obiettivo Birmania”, mostra fotografica di Marcella Croce.
L’esposizione si compone di sole 8 semplici didascalie e 26 foto, tra le più rappresentative della Birmania, considerata la quintessenza dell’Asia: in essa sono immortalate le foglie di betel disposte artisticamente, il gregge di papere portato al pascolo, la barca del lago Inle remata con il piede, la tonaca, che si riflette nei colori rosso oro della pagoda, del monaco questuante, le magie e lo splendore dei templi di Bagan.

Tra le foto, spicca per la sua opulenza quella dei fedeli aggrappati al Golden Rock, ossia la pagoda o stupa Kyaiktiyo, il terzo più importante luogo di pellegrinaggio buddhista dello stato della Birmania,  famoso per l’enorme masso di granito interamente ricoperto da lamine d’oro.  In birmano, però, il termine Kyaiktiyo, che significa “pagoda sulla testa di un’eremita”, evoca una leggenda che ha tra i suoi protagonisti Siddartha Gautama.

Durante uno dei suoi numerosi viaggi, Siddharta donò una sua ciocca di capelli a un eremita che la nascose fra i suoi per tenerla al sicuro, fino a quando la donò al re col preciso desiderio che essa fosse custodita come reliquia sotto di una roccia che avesse le sembianze della testa dell'eremita. Trovata la roccia giusta sul fondo del mare, essa fu collocata sul monte Kyaiktiyo, dove si sarebbe dovuto costruire un reliquiario per contenere la ciocca di capelli, posizionarvi sopra la pietra e costruire una pagoda al di sopra della roccia. Secondo la leggenda è proprio questa ciocca di capelli che mantiene salda la roccia e le impedisce di rotolare giù.

La mostra sarà visitabile fino al 19 aprile 2014, dal lunedì al sabato, negli orari 9-13 e 14,30-18,30.

L’ingresso alla mostra è gratuito

martedì, aprile 01, 2014

2 mostre alla Galleria Bianca

In questi giorni e fino al 26 aprile 2014, nelle sale della Galleria Bianca – di nome e di fatto! – di Palermo, sono visitabili le mostre di due giovani artisti italiani: il pescarese Pierluigi Antonucci e il bolognese Rudy Cremonini.

Opere ispirate alle nature morte di Chardin - P. Antonucci
Dopo 2 anni – a quanto pare il due oggi è un numero ricorrente – a Palermo Pierluigi Antonucci con la sua “Sudoku e Vento”: una serie di oli su tela di vario formato che riproducono frammenti preziosi di angoli esistenziali tra lo sfumato e la precisione del dettaglio. La parola sudoku richiama l’importanza del peculiare e del particolare. Come mostra, ad esempio, la prima foto, in essa sono rievocati e riproposti il cesto di fragole o la lepre morta di Jean-Baptiste-Siméon Chardin, pittore francese del ‘700, famoso per le sue nature morte.  

Soffio di luci e fiori - P. Antonucci
La parola vento, invece, evoca libertà ed evasione dagli schemi più tradizionali, proprio come è palesato nella seconda immagine qui proposta il cui titolo è “Soffio di luci e fiori”, dove le forme sono avvolte da un’atmosfera onirica e quasi irreale.

Una sala della Galleria Bianca ospita, invece, Four works, di Rudy Cremonini, che ha già molto esposto non solo in Italia ma anche a Stoccarda, Berlino o New York.
Four works sono quattro variazioni sul tema del vissuto quotidiano in un universo destrutturato e sospeso. Le opere di Cremonini sono frames randomici, ossia forme quotidiane, come le mucche al pascolo o gli scaffali di un archivio, che perdono la loro naturale nitidezza e si confondono con il paesaggio che, mentre le circonda, le avvolge.

La caccia e l'archivio - R. Cremonini

Titolo 1: Sudoku e Vento (di P. Antonucci)

Titolo 2: Four works (di R. Cremonini)

Dove: Galleria Bianca
Via Nicolò Garzilli 26
Palermo

Fino al 26 aprile 2014

Orari: mar.-sab. 16-19,30

Ingresso gratuito