Pensavate
fossi svanita e vi avessi abbandonato? Sia mai! Vero è, però, che ho rallentato
il ritmo di scrittura ma tornerò costante, ve lo prometto.
Oggi,
intanto, scrivo poche righe di un post-riflessione dedicato ad una
pubblicazione nostrana dal titolo “Gattopardo”, una rivista trimestrale edita
da Gds Media & Comunication, il cui primo numero è uscito, pochi giorni fa,
in abbinamento a “Il Giornale di Sicilia” o “La Gazzetta del Sud”.
È una
celebrazione della Sicilia in ogni suo aspetto ma, soprattutto, come reca il
sottotitolo “Una Sicilia che cresce”…o almeno ne avrebbe voglia, aggiungerei
io! Di figli se ne fanno ancora, in fondo, e, senza ombra di dubbio, cresce il
numero dei disoccupati e delle aziende e dei negozi che chiudono.
È una
rivista che spero non sia, come spesso accade per queste lande perigliose, un
fulmine a cielo sereno perché vuole trasmettere speranza. Speranza che le cose
cambino anche se sarebbe meglio scrivere “convinzione conscia” che le cose
cambino.
Molti
sono i temi affrontati (da Parmitano a spasso nel cielo alla Targa Florio a
persone e personaggi nostrani divenuti celebri), tra i quali l’Arte di Croce
Taravella, cui Panormitania ha dedicato qualche post in passato. Apparentemente
affronta argomenti “triti e ritriti” ma
in modo originale e per due ragioni:
1)
tutti gli articoli e le rubriche sono sia in italiano sia in inglese a voler
trasmettere che i siciliani l’italiano lo sanno scrivere e lo sanno tradurre;
2)
oserei scrivere che traboccanti e un po' eccessive sono le pagine pubblicitarie ma quasi tutte e
quasi rigorosamente di botteghe, negozi e aziende che lavorano e resistono malgrado
la corrente avversa.
Buona
lettura!
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