lunedì, marzo 01, 2010

Il Padrino



The Godfather (Usa 1972) di F.F. Coppola con Marlon Brando, James Caan, Al Pacino, Diane Keaton, Robert Duval. 175'











Durante le nozze della figlia il padrino, Don Vito Corleone, promette assistenza e protezione a chiunque glielo chieda. Sollozzo, a nome della famiglia mafiosa dei Tattaglia, chiede appoggi e finanziamenti per iniziare un ingente traffico di droga. Vito Corleone si rifiuta di intraprendere un simile commercio, e questo rifiuto scatena una lunga e sanguinosa guerra tra le due cosche, che porterà al ferimento del padrino, all'uccisione di Sonny Corleone, suo figlio, e all'entrata in scena di Michael Corleone (Al Pacino), l'altro figlio che sino a quel momento si era tenuto in disparte.


Il film rappresenta il cinema per eccellenza, quello fatto con maestria, con accuratezza, con senso del ritmo.
La trama è interessante e coinvolgente, non si può non notare l'abile mano di Mario Puzo che, oltre ad aver scritto l'ottima opera letteraria da cui è tratta quella cinematografica, ha anche contribuito nella stesura della sceneggiatura.


La regia è molto attenta, le ambientazioni sono ricreate molto bene, sembra di esser veramente catapultati nella New York degli anni Quaranta.
La visione non è mai noiosa; i personaggi da presentare sono molteplici, ed ognuno è caratterizzato in maniera eccelsa.

Lo sviluppo, è sempre lineare e gradevole, e mai pesante e contorto. Non è comunque opera per chi vuole "tutto e subito", poichè il ritmo è volutamente molto lento, da assaporare e gustare attimo dopo attimo sequenza dopo sequenza, come d'altronde avviene nei lavori migliori e più curati.

Molteplici sono le scene ed i dialoghi che rimangono nella memoria, e da cui innumerevoli altre pellicole hanno preso spunto. Come dimenticare "l'offerta che non potrà rifiutare" oppure la scena della testa del cavallo sul letto di chi ha rifiutato l'offerta di cui sopra.

La recitazione è un altro punto di forza del lavoro oggetto di questa recensione; sarebbe facile citare lo strepitoso Marlon Brando, ma tutti gli interpreti principali sono allo stesso livello. Ottimo anche il doppiaggio.

L'opera, sicuramente da vedere, fa parte di quel ristrettissimo novero di pellicole di cui, pur conoscendo già la storia, una seconda, una terza, ed anche una quarta visione, non stancano mai, anzi in tal maniera si apprezza maggiormente il valore qualitativo del film, perchè si colgono aspetti che non finiscono di meravigliare, per quanto sono curati.

Da vedere e rivedere.
Rino

1 commento:

  1. Ma come!!!!!!! Al Gadrino pari preferire il Padrino! Sono un po' gelosotto, miauuuu!

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