lunedì, dicembre 12, 2011

Lux, Lucia e Babba Natale

Domani 13 dicembre, come da calendario, si festeggia Santa Lucia, la cui festa è molto attesa, nel Siracusano, in particolare, e in Sicilia, in generale ma anche, per motivi assai diversi, nel Nord Italia e nei paesi scandinavi.

Andiamo, solo per poche righe, alle arcinote tradizioni siciliane: questa vergine vissuta, come Santa Bibiana, nei primi secoli dell’era cristiana (siamo intorno al III secolo d.C.)probabilmente a Siracusa, fu perseguitata dai romani e barbaramente martirizzata. L’atroce supplizio, che subì, fu quello che contraddistingue il suo emblema: le furono strappati gli occhi. Nell’iconografia Santa Lucia è rappresentata come una giovane donna che reca in mano un piattino sul quale sono adagiati 2 globi oculari… immaginate la mia impressione da bambino quando vedevo la sua figura? Avevo un po’ paura, sapete?

Dopo alcuni secoli, intorno al 1646, il suo nome comincia a essere legato più fortemente a quello di Siracusa: durante una gravissima carestia, dopo che il suo simulacro fu portato in processione per le vie della città, delle grossi navi cariche di grano attraccarono a Siracusa e la fame della povera gente fu placata.

Da allora, il 13 dicembre, un po’ in tutta la Sicilia, tutti gli isolani si astengono dal mangiar pane e pasta preferendo loro un elenco di prelibatezze: la cuccia, condita con la ricotta o con la cioccolata, arancine (femmine, sì!) con carne, al burro o in tante varietà che variano da rosticceria a rosticceria( avete mai assaggiato quelle col cioccolato?), risotti d’ogni genere, ceci e fave bolliti, il famoso “gattò” di patate (la sicilianizzazione del gateau)…insomma, un macigno per chi adora stare a stecchetto!

E veniamo alle tradizioni nordiche… dimenticatevi Babbo Natale come un vecchio sovrappeso un po’ troppo gongolante che guida una slitta trascinata da renne super schiavizzate!

La notte del 12 dicembre, vale a dire la vigilia della festa di Santa Lucia, è credenza comune che Santa Lucia, vestita interamente di bianco, in groppa ad un simpatico asinello, porti doni e dolci ai bambini, che, attendendola, accendono per lei una candela: del resto il termine Lucia deriva proprio dal latino lux, che significa luce…e la luce chiama la luce, no? Per meglio precisare, era Lucia a portare la luce dopo un inverno alquanto buio. Fino al 1582, infatti, dall’adozione del calendario gregoriano, la festa cadeva intorno al 21 dicembre, il dì più corto dell’anno, e festeggiare Santa Lucia è sempre equivalso ad inaugurare un nuovo ciclo, quello in cui le ore di luce aumentavano e i frutti sotto terra, scaldandosi più a lungo, germogliavano e crescevano più rapidamente.

In molte città italiane è pratica corrente far vestire una bambina di bianco e farle percorrere le vie in groppa ad un asino, proprio come la santa e in attesa che ella possa compiere analogo cammino.

Gli elementi quasi onnipresenti sono i semi, dato che la cuccia non è altro che chicchi di grano bolliti, le arance, frutto di stagione, che, non per caso, in Sicilia sono accompagnate dalle arancine e i dolci.

Buona Santa Lucia a tutti!

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