Buon pomeriggio a tutti…beh, non penso proprio a tutti perché,
se non siete al mare rigorosamente a mollo, siete mezzi svenuti in casa a
contare le ore che mancano al calar del sole.
Dopo la brutta notizia(il sole è ancora alto in cielo e l’aria
è, semplicemente, soffocante!), ne comunico una buona a chi, per motivi svariati,
non partirà per le vacanze e potrà visitare il mio caro blog: sto per tornare
col regolarità a curarlo e ad andare in giro per raccontarvi quei posti (spero
non siano pochissimi) che resteranno aperti…dato che siamo ad agosto!
In attesa di ricominciare le mie peregrinazioni, vorrei
condividere una mia recente e sorprendente scoperta delle ultime ore. Un paio
di giorni fa, infatti, ho ascoltato la celestiale musica di Giovanni Bomoll, un
giovane pianista italiano e, per la precisione, bolognese, che da almeno 4 anni, in attesa di trovare una casa
discografica che possa pubblicare la sua musica celestiale (e che alcuni hanno
definito persino angelica), carica suoi video mentre suona su You Tube e sul
suo sito www.giovannibomoll.com,
insieme con gli spartiti dei suoi componimenti.
Oserei definire i brani per solo pianoforte di Giovanni
Bomoll della musica poetizzata perché incredibilmente melodiosa e lieve,
proprio come piume d’ala (piume d’oca, aggiungerei, proprio come la pelle d’oca
che m’è venuta quando ho ascoltato MooN, il pezzo più noto di Bomoll), e
classicheggiante ma, allo stesso tempo, con rimandi al calore della latinità
sudamericana. Questa latinità, in particolare, è molto più chiaramente udibile
nella colonna sonora da lui realizzata per un film non ancora distribuito in
Italia del 2007, “Il giardino di Rahil”, girato dalla scrittrice e regista
Cinzia Bomoll (che presumo sia sua sorella).
Buon ascolto e buon proseguimento di giornata!