domenica, settembre 02, 2012

Sul folle Museo della...Follia!


Salve e buona domenica a tutti i passanti! Oggi non scriverò di eventi in corso a Palermo ma, come si evince dal titolo, di eventi in corso fuor di città ma che toccheranno nei mesi futuri le terre siciliane e la cui tematica Gadrino ha già affrontato: i pazzi!
Sotto il volere di Vittorio Sgarbi, il 18 agosto scorso è stato inaugurato a Matera un museo itinerante alquanto anomalo, il Museo della Follia, dedicato interamente ad opere ideate da pazzi artisti o artisti pazzi che mi ha subito indotto in riflessione.


Gli artisti son tutti pazzi? O i migliori artisti sono i pazzi del manicomio? Del connubio difficile ma non impossibile tra arte e pazzia ho già scritto nel lontano marzo del 2010 quando visitai l’ex manicomio palermitano de “La Vignicella” sito in via La Loggia…qualcuno di voi ricorda? Dedicai due post a due mostre visitabili in contemporanea, la prima (se ci cliccate sopra vi rimando al link) ospitante le opere di 44 giovani artisti dell’Accademia delle Belle Arti della città intitolata “Il pensiero del fuori”, con la quale ognuno di loro ha voluto interpretare a suo modo il tema della pazzia; mentre la seconda, “Il mondo alla rovescia”, apriva al pubblico le vecchie stanze dell’ex manicomio, inclusive di letti, camici, strumenti per praticare l’elettroshock e, come chicca, di alcuni dipinti realizzati da alcuni folli con una forte vena artistica. Anche allora rimasi affascinato da quelle opere e anche adesso l’idea di concepire un museo-contributo a tutti coloro che hanno sostato sia come medici e infermieri che come pazienti mi affascina ma mi lascia un po’ incredulo.
Sono vissuti artisti fuori di testa come Vincent van Gogh, ma ritengo siano stati casi alquanto sporadici, e sono esistiti folli dalla grande predisposizione artistica…e allora? Io penso che il talento, di qualsiasi tipo, sia talento indipendentemente dal fatto che siam belli, brutti, antipatici, pazzi o anche ebrei o cristiani, ad esempio! Etichettare un artista come pazzo, lo rende più apprezzabile? Lo si capisce di più?
E soprattutto, cosa c’è di artistico in un medico che praticava l’elettroshock per placare gli eccessi di un malato di mente? Non era il suo lavoro?
Per chi volesse visitare il Museo della Follia nella sede di Matera, avrà tempo fino al 30 settembre 2012 e potrà farlo nelle 4 sale del suggestivo Convicinio di S. Antonio. Cosa si potrà vedere? La prima sala “Tutti Santi” è dedicata alle sculture-mummie del palermitano  Cesare Inzerillo, direttore artistico del progetto,  dove si ritrovano pazienti, dottori e infermieri, distinguibili solo dai dettagli dell'abbigliamento, ridotti a mummie; la seconda sala  “La griglia - Fotografie, dipinti e neon”, include ritratti di pazienti selezionati tra le diverse cartelle cliniche negli ex manicomi d'Italia; la terza  “Sala dei Ricordi - Oggetti abbandonati” ospita teche contenenti libri di letteratura  che hanno trattato il tema della follia nel corso dei secoli, farmaci ritrovati nei manicomi, effetti personali dei pazienti, giocattoli e disegni dal passato inquietante; nell’ultima sala è proiettato il filmato “X-day”, nel quale Franco Basaglia parla della futura legge 180 che ha chiuso i manicomi-lager.
Per quanto riguarda la Sicilia, in data da definire, il Museo della Follia, insieme con Milano e Berlino, sosterà a Trapani e credo che se ne parlerà più ampliamente.

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