Come
di consueto, ieri pomeriggio ho visitato una mostra da presentare oggi a voi,
miei cari affezionati followers! E che mostra…anzi mostra con amiche!
Cominciamo
dal pezzo forte…
Sarà
visitabile fino al 18 gennaio 2014,
nelle eleganti sale della Galleria Lupo
‘Art, di via Libertà, a Palermo,
“Incisioni e litografie di Giorgio De
Chirico”, esposizione comprendente ben 20, tra litografie e incisioni di
medio e grande formato, per l’appunto – uso un buon chiasmo per glissare la
doppia ripetizione! -, realizzate tra il 1968 e il 1973, dal notissimo poeta
metafisico italiano.
Difficile
è non riconoscere, nelle due sfarzose sale riservate alle sue opere, stanze dai
tetti riccamente affrescati e dagli arredi essenziali ma eleganti ed
accoglienti, i canoni inconfondibili e gli stili classicheggiante della sua
pittura metafisica: ricorrenti, un po’ in tutte, sono le architetture e le
piazze cittadine assolate e dagli elementi essenziali, immerse in un’atmosfera
senza tempo, quasi “favoleggiante” e misteriosa, luoghi popolati dai suoi soggetti
più celebri, come le famosissime maschere metafisiche, gli archeologi o i
cavalli.
Rimirarle una ad una, avvolge il visitatore
proiettandolo, specialmente se lasciato nel suo silenzio contemplatore – come è
successo a me, mentre l’esperta gallerista mostrava altre opere ad un
interessato compratore -, direttamente nei mondi irreali ed onirici di Giorgio
De Chirico, il quale, nel 1927, nel suo Statues, meubles et généraux, a proposito della visita ai musei, scrisse,
quasi presagendo cosa avrebbe generato la sua arte,
Se durante la visita a un museo
di scultura antica entriamo in una sala deserta, ci capita spesso che le statue
ci appaiono sotto un aspetto nuovo. La statua eretta su di un palazzo o un
tempio, ovvero al centro di un giardino o di una pubblica piazza, ci si
presenta sotto diversi aspetti metafisici.
Nel caso del
palazzo, dove si staglia contro il cielo meridionale, essa ha qualcosa di
omerico, un piacere severo e distaccato, con una punta di malinconia. Sulla
piazza ha sempre un aspetto eccezionale, soprattutto se poggia su un
piedestallo basso, in modo che sembri confondersi con la folla dei passanti,
coinvolta nel ritmo della vita cittadina di tutti i giorni. Nel museo assume un
aspetto ancora differente: ci colpisce per quel che ha di irreale.
È
proprio il misto di sensazioni ed emozioni evocate a chi rimira, in
contemplazione muta, sia le sue celeberrime pitture che, come in questo caso, le
sue incisioni e litografie.
Qualora non possiate recarvi alla mostra,
consiglio di visitare la sezione di Lupo ‘Art riservata alla mostra di De
Chirico, dalla quale è possibile osservare, virtualmente, ognuna delle sue 20
incisioni e litografie.
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G. Tavani |
Ma devo dedicare qualche frase anche alle…amiche
della mostra sulle incisioni e litografie di De Chirico, poiché sono visitabili
anche le altre sale della galleria e, attualmente, visibili le opere di tre
artisti contemporanei davvero originali, dei quali vi offro solo un assaggio,
dato che è quasi ora di pranzo!
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M. Wandavi |
Mi riferisco a Gianpaolo Tavani, sia pittore
che scultore, che si distingue per le sue scene di musicisti jazz, dipinte con
la tecnica dell’olio su iuta, cui aggiungo i quadri di Mohamed Wandavi, con le
sue tele che ritraggono figure essenziali ma che riproducono, chiaramente
individui e animali i cui abiti e i cui accessori, nella forte stilizzazione, richiamano
le tradizioni del Kurdistan, sua terra natale.
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I. Schifano |
Infine, l’emergente, giovane siciliano Ignazio
Schifano, che ha decorato il cassettone in figura.
Per riepilogare,
Titolo: Incisioni e litografie di Giorgio De
Chirico
Dove:
Lupo ‘Art
Via Libertà 74/C
Fino al 18 gennaio 2014
Orari: martedì - sabato 10 -13; 17.00 - 20.00
Ingresso gratuito