domenica, agosto 05, 2012

De Grandi all'Oratorio di San Lorenzo...se lo chiedete però!


Come vi avevo promesso, oggi vi propongo un post “mostruoso” anche se lo faccio con l’amaro in bocca! 


Sia perché ho appena gustato una tazzina di caffè leggermente amaro sia per quello che ho visto ieri.
Ieri pomeriggio ho visitato un piccolo tesoro barocco nel cuore (un po’ puzzolente ormai!) della città di Palermo, l’Oratorio di San Lorenzo.  

È un piccolo gioiello edificato nella seconda metà del ‘500, un’auletta rettangolare con le pareti interamente ricoperte da sculture di Giacomo Serpotta, tutte realizzate tra il 1699 e il 1701: sulla parete destra sono raffigurati gli altorilievi con le scene della vita di san Francesco mentre sul sinistro scene di vita di san Lorenzo. Tra i quadroni, spiccano le statue femminili a tutto tondo raffiguranti la Fede, la Misericordia e, soprattutto, l’Ospitalità e, su tutte, la Carità…si spera cristiana! Perché ho sottolineato la presenza di Ospitalità e Carità? Perché, contrariamente a quanto starete pensando, per entrare all’Oratorio, innanzitutto, bisogna pagare un biglietto d’ingresso, per una visita di circa 5 minuti e, soprattutto, senza l’ausilio di una guida parlante…alla faccia della Carità!

Seconda cosa, è impossibile scattare fotografie…ma comprar le cartoline si! Secondo una disposizione della Curia, non si possono scattare foto!

Ma andiamo avanti perché le note polemiche non son finite qua!
Pregevolissimi e incantevoli sono i puttini del Serpotta dai volti e corpicini nudi paffuti che vien voglia di prenderli in braccio e riempirli di coccole e pizzicotti! Alcuni sono raffigurati in pose un po’ osè: ce n’era uno con le gambe completamente aperte così realistico da farmi scostare, mentre lo osservavo, pensando che mi avrebbe urinato addosso!
Preziosi sono pure i sedili parietali in ebano con intarsi in madreperla sorretti da gruppetti scultorei raffiguranti scene bibliche. Ammirevole è pure il pavimento, realizzato nel 1738, da Antonio Rizzo, intarsiando differenti tipi per colore e motivi di marmo.
Sull’altare fino al 1969 spiccava la Natività di Caravaggio, trafugata in quell’anno e oggi sostituita con una foto digitale che riproduce l’originale. Rimanendo in tema di natività, giungo al motivo della mia visita all’Oratorio di San Lorenzo. Fino al 17 ottobre 2012, sarà visitabile la “Natività” realizzata ad uopo dall’artista palermitano Francesco De Grandi proprio nell’Oratorio.
Dovreste immaginare il mio stupore(e  la mia espressione accigliata, come quella del leone dorato del sarcofago presente nel locale attiguo all’oratorio) quando, dopo aver pagato un biglietto d’ingresso di 2,50 , sentendo la manfrina che avrei potuto usufruire di una riduzione di un solo euro se avessi visitato altre chiese delle vicinanze, sono entrato dentro un oratorio caldo e afoso e non ho visto la “Natività” di De Grandi ma la foto del Caravaggio…tornato dalla bigliettaia, ho chiesto delucidazioni e mi son sentito dire che la “Natività” di De Grandi era in una desolata  saletta attigua…dopo il danno, la beffa! Avrei potuto visitare la “Natività” del De Grandi,  che nessuno all’Oratorio reclamizza e che i bigliettai non segnalano di vedere, senza pagare il biglietto cioè GRATIS  e potendo pure scattare le foto!
Pur di riuscire ad intascare il biglietto, di De Grandi non si fa parola e nessuno, quindi, si reca a vederlo!


È un ampio dipinto dai colori cupi con i soli 3 soggetti protagonisti della natività e dei quali spicca il volto perlaceo e innocente ma  molto moderno di una madonna dagli occhi bassi.

Dove: Oratorio di san Lorenzo
via dell'Immacolatella 2

Fino al 17 Ottobre 2012

Orari: tutti i giorni 10-18

Ingresso: 2, 50 euro

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