domenica, marzo 11, 2012

Arte e donna? Provare per credere...

Mentre prosegue la giganteggiante “Avanguardie russe”, di cui ho scritto non molto tempo fa, nello stesso contesto espositivo, l’Albergo delle Povere, di corso Calatafimi, a Palermo, fino al 25 aprile 2012 sarà visitabile la collettiva pittorica “Artedonna-Cento anni d’arte al femminile in Sicilia 1850-1950”, inserita a pieno titolo nel corrente “Circuito del Mito”. Come bene specifica il titolo, questa altrettanto giganteggiante mostra è interamente dedicata a 150 opere di 30 pittrici siciliane, o, comunque, siciliane d’adozione. L’opera che introduce il post, infatti, è “Ritratto di Nobildonna” di O’Tama Kitohara Ragusa la quale, manco a scriverlo, era giapponese e si è sposata, a fine ‘800, con lo scultore siciliano Vincenzo Ragusa. Chi erano queste donne? Donne fortunate scrivo di botto. Perché? Perché erano (qualcuna è ancora viva in realtà) per lo più nobildonne o mogli di uomini facoltosi o artisti già inseriti in determinati contesti socio-culturali che, approfittando delle fortune che gli agi garantivano loro, hanno deciso di mettersi davanti ad una tela e di dare sfogo a una pacata creatività.

Soggetti preferiti erano paesaggi siciliani o primi piani femminili, assai colorati e, spesso, spensierati. Molti trasudano, com’è d’obbligo ad una pittrice donna, la pignolesca attenzione verso le capigliature curate e le pose da modella civetta…

Note polemiche? Vorrei solo soffermarmi sul fatto che ho definito queste donne pittrici e non artiste perché non è affatto vero che chi è bravo a dipingere sia, senza ombra di dubbio, un’artista di fama…

Titolo: Artedonna-Cent’anni d’arte al femminile in Sicilia 1850-1950
Dove: Albergo delle Povere, corso Calatafimi 219
Fino al 25 aprile 2012
Orari: mar-sab. 9-13; 15-19
dom. e festivi 9-13

N.B. Malgrado, come accade da più di un decennio ormai, i bambini di varie scuole palermitane, in questi week end, adottino i monumenti per renderli maggiormente fruibili alla comunità cittadina e malgrado una scuola abbia adottato la chiesa interna all' Albergo delle Povere, scordatevi di vederla perchè le suore hanno deciso di tenerla chiusa.

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