sabato, marzo 03, 2012

Bambole, riti e magia a Villa Trabia solo il 3 e 4 marzo 2012


In tutte le società tradizionali, ogni individuo sottopone se stesso, in occasione di un qualsiasi tipo di cambiamento sociale lo riguardi,  a particolari cerimonie finalizzate  a suggellare il suo legame con il gruppo. Ogni gesto o attitudine, infatti, ancor prima d’essere individuali, sono profondamente culturali e, per tale motivo, collettivamente regolamentati. Ciò significa che ogni momento di passaggio, come quello dalla nascita all’infanzia o dall’adolescenza all’età adulta, deve essere scandito da tutta auna serie di azioni rituali dalla carica fortemente simbolica.
Questo accade da tempo quasi immemorabile alle ragazze giapponesi che, da migliaia di anni, il 3 marzo d’ogni anno partecipano all’Hina Matsuri, la festa delle ragazze detta anche festa dei peschi, perché corrispondente al periodo della fioritura degli alberi di pesco. Ed è qui che comincia il simbolismo: l’imminente passaggio delle bambine all’età fertile si fa corrispondere al momento in cui la natura tutta fiorisce e inizia a donarci i suoi frutti.  In tale giorno le famiglie giapponesi allestiscono una sorta di altari su cui dispongono le, delle bambole ornamentali, le cui fogge d’abito riproducono quelle della corte imperiale del periodo Heian (VIII-XII secolo) e che raffigurano l’imperatore, l’imperatrice insieme con il loro lungo seguito.
Come è evidenziato in foto, le bambole sono disposte su una piramide di più piani, ricoperta da un tappeto rosso. Sul piano nobile siedono i due imperatori mentre nei gradini più bassi troviamo ministri, musicisti, cortigiane ed, in ultimo, dei servi: è una sorta di miniaturizzazione del mondo reale, quello che diventa, per tale motivo, il macrocosmo.
Nei soli giorni di oggi, 3 marzo, e domani, 4 marzo 2012 sarà, per l’appunto, visitabile,  Arte e magia delle bambole rituali giapponesi”, a Villa Trabia, a Palermo, con ingresso da via Salinas. Essa contempla la collezione di hina-ningyō risalenti al periodo Edo (XVII-XIX secolo) già esposta al Museo delle Marionette e sotto la supervisione di Marcella Croce, che ha contribuito all’acquisto della medesima.
Stupefacente, ed in parte, inquietante, come emerge dal titolo dell’esposizione, il ruolo assurto dalle bambole in occasione della Festa: come una sorta di capro espiatorio, queste bambole ciclicamente incorporano tutti i pensieri cattivi e gli spiriti maligni che possono turbare la comunità, in modo da liberarla. Esporre con religiosa cura queste bambole aiuta a liberarsi di tutte le forze ed entità negative…a me or vien da pensare a tutti i film la cui protagonista è una bambola indemoniata…
Spero che approfittiate di questa due giorni espositiva e abbiate modo, non scrivo di toccare con mano (non si sa mai!) ma di vedere la pregevole fattura di questi piccoli capolavori artigianali.
Spero anch’io d’esserci dato che, dopo essermi dato alla pazza gioia in seguito alla mia gitarella in barca, mi son buscato l’influenza e non sono ancora al 100 per 1000 come mia abitudine.
Titolo: Arte e magia delle bambole rituali giapponesi
Dove: Villa Trabia, ingresso di via Salinas
Quando: 3-4 marzo 2012
Orari: 17-21 giorno 3;  10-13 e 16-20 giorno 4
Ingresso libero

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